In segno di solidarietà con la Fondazione Alberica Filo della Torre, pubblichiamo di seguito la lettera del dott. Pietro Mattei

Apprendo da Il Sole 24 che la Corte di Cassazione ha archiviato per prescrizione l’esposto da me presentato conto i PM che si sono… occupati delle indagini relative all’omicidio di mia moglie, Alberica Filo della Torre (cd. ’Delitto dell’Olgiata’)..

I fatti da me denunziati sono di una gravità sconcertante, eppure nessuno presso la Procura si è preso il disturbo di ascoltarmi, come da me ripetutamente richiesto, e tantomeno di comunicarmi l’esito dell’esposto, di cui ho avuto notizia solo dal Vostro giornale..

Nelle indagini sull’omicidio di mia moglie si sono avvicendati i PM Cesare Martellino, Settembrino Nebbioso, Italo Ormanni e Nicola Maiorano, che per quasi venti anni hanno investigato senza alcun costrutto..

Indignato per la superficialità delle loro indagini, costellate da marchiani errori di ogni genere, non mi sono rassegnato all’archiviazione frettolosamente richiesta dalla Procura prima nel 1994 e poi nel 2006. Ne ho, infatti, chiesto la riapertura nel 2006 e mi sono opposto alla ulteriore richiesta di chiusura ancor più affrettatamente formulata dalla Procura nel 2008, ottenendo una nuova riapertura. .

Successivamente le indagini sono finalmente pervenute ad un Procuratore della Repubblica capace, la dott.ssa Francesca Loy, che in brevissimo tempo ha risolto il caso con l’ausilio del RIS dei Carabinieri..

E’ noto, infatti, che l’ex domestico Manuel Winston nel 2011 ha confessato l’omicidio, ed è stato poi condannato nel 2012 in via definitiva..

Ebbene, nel corso delle indagini svolte dalla Dott.ssa Loy è emerso un particolare veramente agghiacciante in merito alle investigazioni svolte dai Procuratori della Repubblica che l’hanno preceduta..

Subito dopo l’omicidio la Procura dispose delle intercettazioni ambientali. Venne tra l’altro registrato un colloquio telefonico del 12 settembre 1991 (appena due mesi dopo il delitto) nel corso del quale il Winston discuteva con un ricettatore circa la vendita dei gioielli trafugati a mia moglie in occasione del suo omicidio. Venne inoltre registrato un colloquio del 13 settembre 1991 nel corso del quale il Winston si accordava con il ricettatore per incontrarsi..

Quelle registrazioni, che costituivano una prova schiacciante a carico del Winston e che avrebbero immediatamente consentito di risolvere il caso, non sono mai state ascoltate dai Pubblici Ministeri Martellino, Nebbioso, Ormanni e Maiorano!.

In particolare è emerso che su 14 registrazioni di telefonate agli atti dell’inchiesta, solo 5 vennero tradotte dalla lingua filippina a quella italiana, mentre le altre 9, tra cui le 2 anzidette, non sono mai state tradotte e sono rimaste per 20 anni inascoltate nell’archivio della Procura..

Né il dott. Cesare Martellino, né il Dott. Italo Ormanni, né il Dott. Nicola Maiorano (né il Dott. Nebbioso, che è però recentemente deceduto) hanno mai fatto tradurre ed hanno ascoltato quelle 9 registrazioni. Hanno avuto per quasi vent’anni sulla loro scrivania una prova decisiva relativa un omicidio e non hanno mai pensato di esaminarla!.

Fortunatamente, però, ci ha pensato la dott.ssa Loy, 20 anni dopo. Quella telefonata del 12 settembre 1991 «sarebbe stata la prova certa del delitto» , ha più volte dichiarato alla stampa la dott.ssa Loy, che insieme ai carabinieri del Nucleo investigativo è riuscita, dopo vent’ anni, a ricostruire anche ciò che era successo nei mesi successivi all’ omicidio: i gioielli erano stati venduti a Roma a un ricettatore filippino, da tempo espulso dall’ Italia e tornato nel suo Paese. I militari lo hanno identificato dopo aver rintracciato, attraverso i tabulati telefonici, l’interlocutore del Winston..

In sostanza è emerso che i Pubblici Ministeri Martellino, Ormanni e Maiorano, succedutisi nella titolarità delle indagini, hanno omesso di far tradurre e di ascoltare quelle registrazioni, ed hanno conseguentemente omesso di acquisire una prova certa dell’omicidio..

Se, di contro, detti Pubblici Ministeri avessero acquisito le suddette evidenze probatorie, sarebbero stati risparmiati a me ed ai miei figli 20 anni di atroci sofferenze. Se a detti Pubblici Ministeri non fosse subentrata la dott.ssa Loy, e se io non avessi insistitamente e tenacemente chiesto la riapertura delle indagini, l’omicidio sarebbe rimasto a tutt’oggi impunito..

Oggi la Corte di Cassazione dichiara che nessuno pagherà per questi incredibili errori, perché è tutto prescritto..

Lascio a Voi ogni commento..

Pietro Mattei.